Cos’è
Per destinazione d’uso, in urbanistica si intende l‘insieme
delle modalità e delle finalità di utilizzo di un manufatto edilizio; il Testo
Unico dell’edilizia (art. 23/ter) individua 5 diverse categorie funzionali:
- Residenziale
- Turistico-ricettiva
- Produttiva e direzionale
- Commerciale
- Rurale
- Residenziale
- Turistico-ricettiva
- Produttiva e direzionale
- Commerciale
- Rurale
Un esempio di cambio di destinazione d’uso potrebbe essere
la trasformazione di abitazione in uffici a piano terra.
Come procedere
Accertarsi, per prima cosa, che il PRG (Piano Regolatore Generale) di quella determinata area consente
un cambio di destinazione d’uso (in alcune aree potrebbe non essere permesso);
nel caso in cui il Vostro Comune non disponga (anche momentaneamente) di un
piano regolatore dovrete informarvi presso l’ufficio
catastale.
La modifica dell’originaria destinazione d’uso di un fabbricato necessita di differenti procedure autorizzative a seconda che il cambiamento preveda o meno la realizzazione di opere;
Con opere: Si parla di mutamento strutturale e deve essere realizzato attraverso il permesso di costruire, perciò con la Super DIA
Senza opere: Si parla di mutamento funzionale e può essere realizzato attraverso la Segnalazione Certificata Inizio Attività (SCIA)
La modifica dell’originaria destinazione d’uso di un fabbricato necessita di differenti procedure autorizzative a seconda che il cambiamento preveda o meno la realizzazione di opere;
Con opere: Si parla di mutamento strutturale e deve essere realizzato attraverso il permesso di costruire, perciò con la Super DIA
Senza opere: Si parla di mutamento funzionale e può essere realizzato attraverso la Segnalazione Certificata Inizio Attività (SCIA)
Chiaramente un buon consiglio è quello di affidarsi ad un geometra per svolgere le pratiche
Ufficio competente
Avendo eseguito l’iter procedurale, è necessario rivolgersi all’ex ufficio dell’agenzia del territorio
(attualmente l’agenzia delle
entrate); La modifica della categoria comporta un cambiamento della rendita
catastale (sulla quale è basato il pagamento delle imposte come IMU, TASI, TARI)
Alla fina si dovrà richiedere il certificato di agibilità al Comune fornendo la specifica
documentazione che attesti ogni procedura eseguita in precedenza (con eventuale
certificazione energetica).
Costi e tempi
Le spese più
frequenti sono 3:
- Oneri per i lavori materiale all’interno dell’immobile (qualora si debba procedere ad interventi edilizi)
- Oneri di urbanizzazione legati al maggior carico urbanistico determinato dalla nuova costruzione; non necessari se il mutamento non comporta un incremento urbanistico
- Onorari dei professionisti che variano a seconda delle pratiche necessarie
- Oneri per i lavori materiale all’interno dell’immobile (qualora si debba procedere ad interventi edilizi)
- Oneri di urbanizzazione legati al maggior carico urbanistico determinato dalla nuova costruzione; non necessari se il mutamento non comporta un incremento urbanistico
- Onorari dei professionisti che variano a seconda delle pratiche necessarie
I tempi necessari
sono generalmente molto brevi, circa 7/10
giorni lavorativi, ma solo in caso di un cambio destinazione d’uso senza la realizzazione d’opere; per
quanto riguarda altri cambi di
destinazione d’uso, infatti, sono necessari più giorni in base alle specifiche
difficoltà del caso.
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